Con il contatto tra aria e acque superficiali avvengono
continuamente scambi di gas, tra cui ossigeno e anidride carbonica. Grazie a
questo fenomeno l’ossigeno, prodotto nei mari, si è trasferito nell'atmosfera rendendo
possibile la vita sulle terre emerse. Il trasferimento ciclico più importante è
rappresentato dal ciclo dell’acqua.
Ciò che permette i passaggi
di stato tra liquido e gassoso è l’energia
termica prodotta dl Sole. Esso favorisce il trasferimento dell’acqua nei
tre serbatoi: oceanico, atmosferico e continentale.
A causa dell’evaporazione
il vapore acqueo sale nell’atmosfera, dove avviene un raffreddamento che porta
alla condensazione o liquefazione. Grazie a questo processo
si formano le nubi, cioè accumuli di
piccolissime gocce d’acqua.
Le nuvole, trasportate dai venti, si distribuiscono sulla
Terra e le gocce d’acqua subire la solidificazione
, se le temperature sono basse. L’acqua dall’atmosfera ricade sulla Terra sotto
forma di pioggia o neve.
L’acqua, tornata sulla superficie terrestre, alimenta
fiumi, laghi, oceani, mari, le falde sotterranee e i ghiacciai. Se il calore
del Sole è abbastanza alto i ghiacciai, grazie al processo della fusione o della sublimazione, si sciolgono, passando dallo stato solido a quello
liquido o dallo stato solido a quello gassoso, per poi tornare nell’atmosfera.
Anche i vegetali
fanno parte di questo processo, infatti prelevando l’acqua dal terreno per
svolgere la fotosintesi clorofilliana, restituiscono all’atmosfera una parte
d’acqua con il fenomeno dell’evaporazione
delle foglie.
Anche l’uomo
contribuisce all’immissione di vapore nell’atmosfera. Infatti, oltre
all’anidride carbonica, un altro prodotto di scarto della combustione di idrocarburi è il vapore acqueo.
L’acqua non è distribuita in modo uniforme nei serbatoi
della Terra. Gli oceani contengono
il 97%, i serbatoi continentali il
2,29% e l’atmosfera lo 0,01%, però questa distribuzione può
subire sostanziali modifiche.
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