L'evoluzione è il processo di formazione delle forme viventi
a partire da organismi più semplici; tale processo ebbe inizio circa 3,5
miliardi di anni fa, con la comparsa dei primi organismi procarioti.
Carlo
Linneo - Fissismo
Concezione
biologica secondo la quale le specie animali e vegetali sono immutabili e
quindi non suscettibili di evolvere attraverso le generazioni ( fissità della
specie); si contrappone al trasformismo (già sinonimo di evoluzionismo).
Accertato nelle tradizioni culturali più antiche di ogni popolo, il fissismo fu
formulato da Carlo Linneo nella prima edizione del Systema naturae (1735) e
nella Philosophia botanica (1751).
Erasmus
Darwin
Poeta,
medico e filosofo. È autore fra l'altro della Zoonomia (1794-96), trattato
filosofico di fisiologia e psicologia, e di due notevoli poemetti: The botanic
garden (1789-92) e The temple of nature (post., 1803), per i quali è
considerato un precursore dell'evoluzionismo.
Jean-Baptiste
de Lamarck
Lamarck
avanzò la sua teoria sull’evoluzione, che suscitò critiche da parte dei
contemporanei. In quest'opera Lamarck giunse alla conclusione che gli organismi, così come si presentavano,
fossero il risultato di un processo graduale di modificazione che avveniva
sotto la pressione delle condizioni ambientali.
George
Cuvier - Catastrofismo
Teoria
ideata da G. Cuvier (1815) per spiegare, senza contraddire il dogma della
creazione, la trasformazione successiva dei viventi e la modificazione
dell’organizzazione attestata dai resti fossili. Nella storia della Terra vi
sarebbero stati alcuni subitanei e violenti sconvolgimenti (c. o catastrofi)
della crosta terrestre, determinatisi in periodi successivi, accompagnati da
alterne trasgressioni e regressioni del mare e delle acque dolci. Le forme
viventi sarebbero state in gran parte distrutte da tali c., e il Creatore
avrebbe così realizzato in più volte (creazioni successive) un piano
prestabilito, conclusosi con la comparsa dell’uomo sulla Terra.
Charles
Darwin
Meccanismo
evolutivo proposto dal naturalista britannico C.R. Darwin nell'ambito della sua
teoria dell'evoluzione ed esposto nel libro Sull'origine delle specie per selezione
naturale (1859). Darwin, osservando le differenze fra specie affini viventi
nelle diverse isole dell'Arcipelago delle Galápagos, si convinse che la lenta
modificazione delle specie, la loro evoluzione, quindi, era dovuta
principalmente alla selezione naturale: sopravvivono e si riproducono, cioè,
gli individui dotati di caratteristiche più vantaggiose nella lotta per
l'esistenza (in sostanza, meglio adattati all'ambiente).
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